FICHTE
L'Idealismo critico All'origine della coscienza Fichte pone l'intuizione dell'Io, assimilandola all' io penso di Kant e all'intuizione della legge morale kantiana. Questa, come autointuizione, deve essere un atto assolutamente incondizionato. Da una tale coincidenza, Fichte giungerà progressivamente alla conclusione che tutta la realtà finisce per risolversi nell'Io assoluto.Egli illustra quindi i tre principi fondamentali che regolano questo reciproco rapportarsi di soggetto e oggetto. 1) L'Io pone se stesso L'Io pone sé stesso ( tesi ) Fichte afferma che entrambi i principi sono però da giustificare, in quanto derivano a loro volta da uno più generale: l'Io. Se non ci fosse l'Io infatti, non sarebbe possibile affermare i primi due principi. È l'io che pone il legame logico A = A, e che quindi pone lo stesso A , mentre l'Io non è posto da nessun altro se non da sé medesimo. Poiché è condizionato solo da s